Dopo la vittoria al Rally del Friuli il pilota ligure si aggiudica anche la gara veneta
Ci hanno provato in molti a mettergli i bastoni fra le ruote, tutti desiderosi di alzare la coppa del vincitore sul gradino più alto del podio del 21° Rally Città di Scorzè, ma Francesco Aragno non si è lasciato intimorire dagli attacchi dei forti piloti locali lasciandoli sfogare per poi andare a prendersi la vittoria bissando così quella ottenuta qualche settimana fa in Friuli.
Il rally, valido per la Coppa Aci Sport di Zona, il Campionato Alpe Adria Rally Cup, il Trofeo Michelin, l’R Italian Trophy e il Trofeo Pirelli-Accademia, ha visto ai nastri di partenza 75 concorrenti che hanno sfidato il caldo agostano nei due giorni di gara. Le ostilità – per così dire – sono iniziate nel primo pomeriggio di sabato con lo Shakedown disputato su un tratto della prova Zero Branco per poi passare alla prima prova speciale del rally, la prova spettacolo SPS BASE, disputata la sera in notturna e presa d’assalto da una folla di appassionati che in tutta sicurezza hanno potuto assistere alle evoluzioni dei piloti nei due giri e mezzo del tracciato predisposto all’interno dell’ex base missilistica Peseggia (a pochi chilometri da Scorzè). La prova è stata anticipata dalla partenza cerimoniale nel centro della cittadina delle acque minerali con i saluti del sindaco Giovanni Battista Mestriner a cui è seguito l’ingresso sul palco delle vetture pronte ad affrontare la gara.
Per questa edizione del rally la zona dell’assistenza è stata spostata nella vicina Zero Branco a causa dei lavori che stanno interessando il centro storico di Scorzè, location comunque interessante che ha portato un po’ di movimento nella cittadina che prende il nome dal fiume Zero che la attraversa e che dista pochissimo da una delle prove iconiche di questa gara, prova con il nome della cittadina stessa, che ha come caratteristica il mitico salto lungo il passante autostradale. Il salto di Zero Branco rappresenta una sfida per ogni pilota, ci vuole fegato a tenere giù il piede nel veloce allungo prima del salto con il rischio di scomporsi in atterraggio e fare danni, se non addirittura, finire nel canale che lambisce l’inversione sinistra una volta ritornati in piano. Pure quest’anno a qualcuno è toccato fare il bagno, durante lo Shakedown, infatti, la vettura n° 2 – la Skoda Fabia RS Rally 2 di Fabio Callegaro e Federica Franchin - è finita nel canale dopo un atterraggio non particolarmente fortunato; equipaggio illeso e vettura con qualche danno ma poi prontamente riparata in assistenza per la partenza vera e propria della gara.
Dunque: pronti, via! Il più veloce nella prima prova è stato Giacomo Pasa (Skoda Fabia Evo, con Andrea Brugnaro alle note) che ha messo tutti in riga nella speciale in notturna accreditandosi come uno dei possibili pretendenti alla vittoria, peraltro favorito dei pronostici. Nel primo impegno cronometrato del giorno successivo Aragno siglava il miglior tempo e si piazzava in terza posizione provvisoria dietro a Pasa ed a Callegaro. Nela PS 4 “Fassinaro” Pasa però sprecava tutto con un testa-coda lasciando sul campo oltre una trentina di secondi e comprometteva così la sua gara con Callegaro che si issava in prima posizione temporanea. Intanto i vari Toffano, Lovisetto, Colferai e Zamberlan cercavano di sfruttare la conoscenza delle prove speciali lottando fra di loro ma senza riuscire a sopravanzare Callegaro e Aragno che continuavano a guidare la gara. La ripetizione della PS “Preganziol” vedeva il savonese Aragno passare in testa e amministrare il vantaggio fino alla conclusione della gara dove è salito infine sul gradino più alto del podio.
Il secondo posto finale è andato a Fabio Callegaro e Federica Franchin seguiti, al terzo, da Carlo Colferai e Alice Mosele (Skoda Fabia RS); quarto Giacomo Pasa che se non fosse stato per il contrattempo nella PS 4 avrebbe potuto far suo il 21° Rally Città di Scorzè, sono stati infatti ben 14.4 i secondi recuperati nel forcing portato in atto nelle prove successive.
Fra le Rally 4 si sono imposti i giovani Matteo Doretto e Andrea Budoia con la loro Peugeot 208 classificatisi al tredicesimo posto assoluto in questa gara caratterizzata anche dalla presenza di piloti provenienti da Austria, Germania, Slovenia e Ungheria a riprova di quanto di buono è stato fatto in questi anni da Scorzè Corse Asd, organizzatrice del rally.
Il velocissimo percorso, ricco di allunghi, curve e intersezioni insidiose, ha determinato numerosi ritiri, fra questi citiamo quello del friulano Matteo De Sabbata che è stato tradito da una curva in un breve tratto sterrato nella PS 6 “Preganziol 2” dove è uscito leggermente di strada con la sua Hyundai i20 N Rally 2 quando si trovava nella Top Ten della classifica provvisoria. Pure Richard Galiazzo – con Greta Sartor sul sedile di destra della Peugeot 106 S16 - è stato costretto ad alzare bandiera bianca, il figlio del famoso preparatore delle “piccoline” ha abbandonato la compagnia nell’ultima PS quando veleggiava in 27esima posizione assoluta. Al termine della pausa estiva contiamo di rivederli al 37° Rally Piancavallo, in programma a fine mese, dove potranno rifarsi entrambi delle delusioni patite a Scorzè.
Il Rally Città di Scorzè è stato caratterizzato - come detto - da due giornate molto calde, anchel’insidia della pioggia, nonostante alcuni siti prevedessero deboli precipitazioni per domenica mattina, è rimasta lontana favorendo lo spettacolo e l’afflusso del pubblico che di anno in anno accorre sempre più numeroso in questo classico appuntamento estivo del mondo dei motori.
Dario Furlan - #darionnenphotographer