Dopo il successo di pubblico di “Mettici la mano” di Maurizio de Giovanni, prosegue la stagione 2024 – 2025 del Teatro Eduardo De Filippo di Arzano, sito in via Giuseppe Verdi n. 25-37, diretto artisticamente da Roberta Stravino.
Da giovedì 21 a sabato 23 novembre, alle ore 20:45, arriverà Angela Finocchiaro con “Il calamaro gigante” dal romanzo omonimo di Fabio Genovesi, per la regia di Carlo Sciaccaluga. La vita di Angela è assurda e incomprensibile. Da ragazza tanti sogni e passioni le facevano battere il cuore, ma i binari rigidi della famiglia e della società l'hanno portata a una situazione che è come un boccone amaro incastrato in gola, e non va né su né giù. Tornando verso Milano, rimane bloccata per il traffico del rientro dei vacanzieri dal mare. Angela maledice tutta quella gente e il mare ma un'onda impossibile la porta via, travolgendo e stravolgendo la sua vita. In un vortice fuori dal mondo e dallo spazio, si ritrova a girare insieme a un tipo strano e antiquato, Montfort (Bruno Storti), che arriva da un'altra nazione e un altro secolo. Così inizia il loro viaggio, che li sbatterà a vivere le avventure di donne e uomini con il coraggio di abbracciare il mare e la vita come un'unica, strabiliante meraviglia.
Vite sconosciute ma fondamentali, incredibili ma verissime, legate dall'aver creduto con tutto il cuore all'esistenza di un animale così enorme e lontano dalla normalità che per millenni lo si è considerato una leggenda: Il Calamaro Gigante.
Nei loro panni, Angela e Montfort vivono le loro battaglie, si esaltano ai loro trionfi e si disperano alle tragiche rovine, in un racconto che salta tra i continenti e i periodi storici più importanti, raccontandone i lati più insoliti e meno studiati, ricorrendo a tutti i linguaggi offerti dalla narrazione: immagini, scenografie, musica, danza...in un abbraccio appassionato che raggiunge i cuori di ogni età, dai giovani a quelli che giovani lo sono dentro.
Perché se nel mondo esiste il Calamaro Gigante, allora non c’è più un sogno che sia irrealizzabile, una battaglia inaffrontabile, un amore impossibile.
Come dichiara il regista, nello spettacolo è presente una spinta ambientale appassionata e originale nel suo vitalismo. «Per sensibilizzare sul tema ambientale e convincere al cambiamento verso abitudini più compatibili, di solito si ricorre a immagini e contenuti funesti e depressivi: visioni di animali morenti, panorami martoriati, colonne di dati relativi alle specie estinte, alle tonnellate di spazzatura, agli anni che ci restano prima dell'irreparabile.
Il Calamaro Gigante invece lo fa con un approccio opposto e solare: raccontando le meraviglie che vivono negli oceani, celebrando la varietà e l'incanto di quelle creature portentose. Perché solo la bellezza e la meraviglia possono scaldare la passione e invitare al cambiamento, solo la consapevolezza di quanto sia magnifico il mondo intorno a noi ci fa comprendere quanto sia inaccettabile continuare ad avvelenarlo».
In scena con Angela Finocchiaro e Bruno Storti, Gennaro Apicella, Silvia Biancalana, Marco Buldrassi, Simone Cammarata, Sofia Galvan, Stefania Menestrina, Caterina Montanari, Francesca Santamaria Amato. Le musiche sono di Rocco Tanica e Diego Maggi.