il Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia, alla sua sesta edizione, sarà assegnato questa sera alle ore 21.15, in piazza Duomo, allo scrittore e antropologo Amitav Ghosh, nell’ambito della quattordicesima edizione del festival di antropologia Dialoghi di Pistoia. Un riconoscimento conferito a una figura del mondo culturale che con il proprio pensiero e lavoro testimonia la centralità del dialogo per lo sviluppo delle relazioni umane e contribuisce a migliorare il dialogo e lo scambio interculturale, in Italia e nel mondo.
Il premio è stato assegnato: nel 2017 allo scrittore israeliano David Grossman; nel 2018 al drammaturgo e saggista nigeriano Wole Soyinka, Premio Nobel per la Letteratura nel 1986; nel 2019 alla fisica ed economista indiana Vandana Shiva; nel 2021 allo scrittore Claudio Magris e nel 2022 alla scrittrice Dacia Maraini.
In tutti i suoi lavori Amitav Ghosh ha saputo far dialogare, in modo profondo, e allo stesso tempo elegante e avvincente, l’approccio antropologico con uno stile narrativo, dando vita a una forma di racconto che va al di là dei semplici eventi narrati per toccare temi di grande attualità in campo ambientale e politico. Formatosi come antropologo, impegnato come giornalista, autore di romanzi e saggi di successo, Ghosh ha saputo fondere la sua capacità di analisi, la sua tecnica da reporter e il suo stile romanzesco in una forma narrativa che lo pone tra i più importanti scrittori del nostro tempo.
La giuria, formata da Lorenzo Zogheri e Cristina Pantera, rispettivamente presidente e vice presidente della Fondazione Caript, che promuove il premio, dalla direttrice del festival Giulia Cogoli e dagli antropologi e consulenti scientifici del festival Marco Aime e Adriano Favole, motiva così il conferimento: Amitav Ghosh riceve il Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia 2023 per aver saputo comunicare le conoscenze antropologiche a un ampio pubblico di non specialisti, attraverso libri affascinanti e sempre intrisi di grande umanità, e per essere stato tra i primi a mettere al centro dei suoi interessi le questioni del riscaldamento globale, il rapporto tra umani e non-umani, il protagonismo dei non-umani nella storia, la decolonizzazione dei saperi. L’attenzione ai temi del dialogo interculturale, dei conflitti e della convivenza caratterizza tutta la sua opera.
Nel 2018 Ghosh è stato il primo scrittore indiano di lingua inglese a vincere il Jnanpith Award, il più prestigioso riconoscimento letterario in India. Da sempre attento alle tematiche legate alla giustizia climatica e alla difesa dell’ambiente, il suo universo narrativo è animato da viaggiatori, esuli e rifugiati, e intreccia epoche e luoghi distanti tra loro, in una continua sovrapposizione di confini fisici e temporali. Tra le pubblicazioni più recenti, edite in Italia da Neri Pozza: La maledizione della noce moscata. Parabole per un pianeta in crisi (2022); Jungle Nama (2019); L’isola dei fucili(2017); La grande cecità e Diluvio di fuoco (2015).
Al termine della cerimonia Amitav Ghosh sarà protagonista di Voci non umane, storie più che umane in dialogo con lo scrittore Paolo Di Paolo. Ghosh proporrà una riflessione sull’intreccio e l’interdipendenza degli organismi viventi, e sulla necessità di ripartire con un radicale cambio di mentalità, abbandonando l’idea di avere il controllo sulla natura.
E.L.