All’ascolto del mondo
A cura di Oderso Rubini e Franco Severi
Mostra promossa in collaborazione con Musicalia Museo di Musica Meccanica e AMMI Associazione Musica Meccanica Italiana, Cesena
Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura e Paesaggio
Con il patrocinio e il sostegno di Comitato nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi
24 ottobre 2024 - 12 gennaio 2025
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna
www.museibologna.it/musica
Inaugurazione
Mercoledì 23 ottobre 2024 ore 18.30
Bologna, 23 ottobre 2024 - Costruirò una rete che collegherà il mondo. Guglielmo Marconi (Bologna, 1874 - Roma, 1937) ha alimentato questo sogno per tutta la sua esistenza.
A questa visione si ispira All’ascolto del mondo, la mostra dossier che dal 24 ottobre 2024 al 12 gennaio 2025 il Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici Bologna dedica ai nuovi indirizzi di ricerca seguiti dal geniale inventore delle telecomunicazioni senza fili, pioniere della radio, imprenditore illuminato che ha influenzato sia la comunicazione che la musica.
Il progetto espositivo, curato da Oderso Rubini e Franco Severi, si inserisce nelle iniziative organizzate per il 20° anniversario del Museo internazionale e biblioteca della musica ed è promosso in collaborazione con Musicalia Museo della Musica Meccanica e AMMI Associazione Musica Meccanica Italiana (Cesena), con il sostegno di Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura e Paesaggio e con il patrocinio e il sostegno del Comitato nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi.
L'inaugurazione al pubblico si svolge mercoledì 23 ottobre 2024 alle ore 18.30.
L’uso delle onde elettromagnetiche per trasmettere segnali telegrafici senza l’ausilio di cavi, che Marconi sperimenta a soli 21 anni, ha trasformato il modo in cui la musica veniva trasmessa e ascoltata, donando la possibilità di ricevere concerti e trasmissioni musicali a distanza. Prima della radio, la musica era un'esperienza locale, accessibile solo dal vivo o tramite rudimentali fonografi.
Grazie allo scienziato melodie e performance iniziarono a viaggiare, avviando una diffusione culturale di massa senza precedenti: le stazioni radio cominciarono a trasmettere musica, creando nuovi modi per gli artisti di raggiungere un pubblico più vasto e cambiando radicalmente il rapporto con la musica. Per la prima volta nella storia si poteva godere di orchestre famose e artisti solisti rimanendo comodamente in casa.
Ma i suoi contatti con la musica sono andati oltre: dopo la prima guerra mondiale, nel 1922 con la Marconi Company, forma il dipartimento MARCONIPHONE per progettare, produrre e vendere apparecchiature di ricezione domestica. Nel 1924 entra nel campo della distribuzione discografica grazie ad un accordo con la Pathè.
Il percorso espositivo, allestito all'interno delle sale della collezione permanente del museo, è suddiviso in nove sezioni tematiche che ripercorrono le “avventure” di Marconi a partire dal lancio del primo segnale transoceanico tra la Gran Bretagna e il Canada nel 1901 e dalla costituzione in tutto il mondo delle prime società per la produzione delle prime unità trasmittenti e riceventi.
A seguire la nascita dei dischi Marconi Velvet Tone: nel 1906 la Columbia, per combattere la concorrenza dei cilindri Edison e dischi Victor, strinse un accordo con Marconi per la progettazione di un disco flessibile non soggetto a rotture come i tradizionali dischi in gommalacca. Questo disco fu messo in vendita nel 1907 ma richiedendo l’utilizzo di puntine particolari dalla durata minima non ebbe grande successo e la produzione cessò l'anno successivo.
Il 1909 fu l’anno del Premio Nobel per la Fisica: la compagnia di Marconi contava ormai 24 stazioni radio in Inghilterra, 12 in Italia, 4 negli Stati Uniti e 2 nel Canada e altre in Europa. Ma soprattutto il sistema Marconi era stato installato su innumerevoli navi da guerra e civili. Nel gennaio 1909 quando avvenne la collisione tra il transatlantico RMS Republic, in viaggio dagli Stati Uniti all'Europa, e il Florida, la maggior parte dei naufraghi fu salvata grazie alla radio. E anche durante la tragedia del Titanic del 1912 molti passeggeri vennero tratti in salvo grazie all’utilizzo della radio.
Importante è anche il suo contributo nell’ambito della costituzione/fondazione delle prime emittenti radiofoniche a dimensione nazionale e internazionale: il 13 ottobre 1922 il General Post Office britannico, e un gruppo di compagnie di telecomunicazioni, tra cui la Marconi Company, fondano la BBC British Broadcasting Company Ltd, che diventa la società concessionaria in esclusiva del servizio pubblico radiotelevisivo nel Regno Unito.
Nel 1924 la Società Anonima Radiofono, fondata da Marconi, costituisce a Roma la URI Unione radiofonica italiana, che poi diventa nel 1927 EIAR Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche, nel 1944 RAI-Radio audizioni Italia e infine RAI Radiotelevisione Italiana: la prima vera trasmissione sarà il 3 gennaio 1954.
L’ultima sezione conclude la mostra con la prima trasmissione di Radio Vaticana: nel 1929, su richiesta di papa Pio XI, Marconi s'incaricò della costruzione della prima stazione Radio del Vaticano. Il 12 febbraio del 1931 volle introdurre personalmente la prima trasmissione radiofonica del pontefice. Annunciando al microfono il Papa disse: "Con l'aiuto di Dio, che tante misteriose forze della natura mette a disposizione dell'Umanità, ho potuto preparare questo strumento (....) che procureràai fedeli di tutto il mondo la consolazione di udire la voce del Santo Padre".
La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato dal Comune di Bologna | Settore Musei Civici.
L’esposizione è integrata dall’appGuglielmo Marconi - All'ascolto del mondo sviluppata dallo sponsor tecnico Touchlabs, che consente la navigazione nei contenuti multimediali del percorso inquadrando i QR Code presenti sui pannelli. L’app è disponibile gratuitamente su Play Store per i sistemi Android e su App Store per i dispositivi Apple.
Grazie all’app VisitAR Bologna, l’esperienza di visita alla mostra può inoltre estendersi oltre gli spazi del Museo della Musica proseguendo con il percorso outdoor La città di Marconi dedicato a Guglielmo Marconi in occasione dei 150 anni dalla nascita.
La guida multimediale innovativa arricchita di contenuti digitali a portata di smartphone accompagna i visitatori su nove luoghi che hanno segnato la vita dell’illustre genio bolognese, raccontando il legame tra l'inventore e la città attraverso alcune prospettive tematiche: la vita personale, il percorso scientifico, il rapporto con il mondo globale, trasversalmente tra il suo periodo storico e il presente. Da Palazzo Marescalchi, nel quale Marconi nacque il 25 aprile 1874, all'Istituto di Fisica inaugurato nel 1907 su impulso di Augusto Righi; da Palazzo Poggi, in cui nel 1934 gli venne conferita la laurea ad honorem in Fisica in occasione del primo Congresso della Radio Industria italiana, a piazza San Martino, dove fino al 1956 hanno avuto sede i studi di Radio Marconi, più tardi conosciuta comunemente come Radio Bologna: un viaggio nella storia che si intreccia tra Marconi e la sua città.
L’app si completa con la proposta dell’itinerario al di fuori delle mura cittadine Marconi fuori porta attraverso sette punti di interesse. Tra questi, il Cimitero Monumentale della Certosa, nel cui Chiostro VII si trova la tomba della famiglia Marconi dove lo stesso Guglielmo è stato sepolto per qualche tempo prima di essere trasferito nel Mausoleo di Villa Griffone a Pontecchio Marconi, e il Museo del Patrimonio Industriale, che raccoglie l’eredità tecnica e tecnologica dell’industria bolognese.
VisitAR Bologna - sviluppata nell’ambito del progetto CTE COBO, il centro di trasferimento tecnologico diffuso sulle tecnologie emergenti legate al 5G del Comune di Bologna, in collaborazione con TIM Enterprise - è scaricabile gratuitamente dagli store dei dispositivi mobili, in versione sia iOS che Android.
La mostra All’ascolto del mondo rientra in un più ampio progetto scientifico-culturale ed educativo del Settore Musei Civici Bologna consacrato a Guglielmo Marconi, patrocinato e sostenuto dal Comitato nazionale per le celebrazioni del 150° anniversario dalla sua nascita. Oltre all’app VisitAR Bologna e la narrazione musicale del collettivo In.Nova Fert Sintonizzati sull’universo, che si è svolta al Museo della Musica lo scorso 18 ottobre con la partecipazione dell’astrofisico Giovanni Gandolfi, la programmazione dei Musei Civici felsinei in omaggio al genio marconiano continuerà con il progetto sperimentale per le scuole Cronache marconiane a cura del Museo del Patrimonio Industriale in collaborazione con Fondazione Guglielmo Marconi, Museo Marconi, AIRE, Università di Bologna, Istituti Aldini Valeriani, e con la realizzazione di un’opera d’arte contemporanea nello spazio pubblico dedicata a Marconi, con la curatela del MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna.
L'immagine coordinata del progetto espositivo All’ascolto del mondo è stata realizzata con il contributo del Programma Nazionale METRO Plus e Città Medie Sud 2021-2027 - Priorità 7 - Rigenerazione Urbana - Progetto BO7.5.1.1.B “I musei come leva di sviluppo turistico e promozione dei talenti”.
Si ringrazia per la gentile collaborazione il cav. Giovanni Pelagalli del Museo della Comunicazione G. Pelagalli "Mille voci … Mille suoni".
Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna