Libri in scena, sul grande schermo e in chiese, biblioteche e siti monumentali. Spazi prestigiosi della città che diventano luoghi di accoglienza, di confronto e di incontro (in)form/attivo, trasformativo e performativo con i protagonisti della cultura giovanile e con le comunità educanti − in rete con associazioni, enti e istituzioni culturali, dal centro alla periferia − per una Reading Literacy creativa, partecipata e diffusa su temi eticamente sensibili della contemporaneità: tutto questo − e molto altro − è il percorso annuale portato avanti da Il mondo salvato dai ragazzini”, originale progetto-premio di letteratura giovanile e Reading Literacy ideato e curato dall’Associazione culturale Kolibrì (due volte premio Andersen per il suo impegno e parte attiva del Patto per la lettura della Città di Napoli) e liberamente ispirato dal testo poetico, politico e profetico del 1968 di Elsa Morante.

Da lunedì 3 a venerdì 7 novembre 2025, Napoli ospiterà la Festa/Festival finale dell’ottava edizione del consolidato progetto che si configura come un’officina culturale, educa(t)tiva e sociale, ma anche un incubatore di sogni, emozioni e sentimenti condivisi durante l’anno dalle comunità educanti e non solo. Un operoso e generoso cantiere corale e genera(t)tivoche, nella sua ottava edizione, ha come titolo-manifesto “VERDE PREMURA”: alla restituzione educativa collettiva finale, ospiti d’onore saranno i vincitori Andrea Valente con il libro “La foresta che cresce” (Lapis - con illustrazioni di Lucia Scuderi); Sabrina Giarratana con “Poesie nell’erba” (AnimaMundi, illustrate da Sonia Maria Luce Possentini); Sara Donati con “Amico albero” (Terre di Mezzo); Sara Filippi Plotegher con “Alberi di strada. Manuale di convivenza con il verde urbano” (QuintoQuarto).

Autrici e autori ‘a più dimensioni’, dalla narrazione alla poesia, dall’illustrazione al fumetto, che arricchiscono l’albo d’oro delle scorse edizioni approfondendo, da prospettive diverse, il focus 2025 del progetto “Il mondo salvato dai ragazzini”, dedicato agli “alberi maestri”, grandi vegetali che si fanno custodi della vita e della salute umana e del Pianeta e raccontati da insigni protagonisti della cultura dell’infanzia.
A dieci anni dall’Enciclica di Papa Francesco “Laudato si’” sulla cura della casa comune, che − proprio come l’Agenda 2030 – pone l’accento sull’interconnessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell’umanità, il progetto − realizzato con il sostegno della Fondazione Banco di Napoli, di BPER e, da quest’anno, di EstraMoenia – veicola così una “ecologia integrale” come nuovo paradigma di giustizia. A otto secoli, anche, dal Cantico delle Creature di San Francesco d’Assisi: icona incarnata di pace e dialogo tra i diversi. Come Lala, il piccolo “scugnizzo” indiano la cui storia è raccontata nel libro di Sergio Scapagnini edito da Il Gatto Verde e illustrato da Serena Scapagnini, che ha ispirato il film ambientalista di Goutan Ghose «Parikrama»; o come le bambine dei romanzi di Viola Ardone Grande meraviglia (Einaudi) e di Federica Iacobelli Il paese dei matti (Bompiani), capaci di capovolgere con il loro sguardo la mentalità corrente sulla malattia mentale; o, ancora, come quelle ragazze che «salveranno il mondo» con la forza del loro impegno coraggioso, narrato da Annalisa Corrado in un libro che è diventato anche uno spettacolo con Monica Morini del Teatro dell’Orsa che concluderà il percorso 2025, e cantato da una musicista e cantautrice napoletana, Fabiana Martone, attivista green con la sua “guerrilla planting” portata avanti dalla sua associazione Donne in Movimento.
Bambine, bambini e ragazzi intenzionati a salvare il mondo: con la cultura della cura e una cura della cultura per una nuova “biofilia” (la passione/amore per la vita in senso lato) sintetizzata nelle due simboliche parole-chiave del progetto 2025 di Kolibrì: “verde” e “premura”, titolo ispirato dalla parola “Cura” che, non a caso, accompagna l’annuale calendario artistico 2025 di Kolibrì con i suoi haiku illustrati. E sin dal 2016, il per/corso de “Il mondo salvato dai ragazzini” vede coinvolti sodali storici come Andersen e Agita Teatro, in un crescendo di sempre nuove collaborazioni attivate intorno alla centralità di ragazze e ragazzi, famiglie e scuola e sensibili al valore strategico della lettura (anche ad alta voce) e della creatività coltivata in esperienze di coesione sociale e relazioni autentiche: come la Biblioteca Universitaria di Napoli, che − dopo l’Archivio di Napoli nelle ultime tre edizioni edizioni − ha ospitato gli incontri d’autore accanto a librerie partner come la Feltrinelli e Bibi, e ad enti di formazione come l’Unisob e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, fino a Fondazioni come Made in Cloister, partner con Kolibrì di EstraMoenia.