A CHRISTAMS CAROL: IL MUSICAL DI NATALE AL TEATRO GIOVANNI DA UDINE SABATO 2 DICEMBRE

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A CHRISTAMS CAROL: IL MUSICAL DI NATALE AL TEATRO GIOVANNI DA UDINE SABATO 2 DICEMBRE

È sicuramente lo spettacolo più atteso da grandi e piccini, tanto da essere praticamente sold out a pochi giorni dalla messa in vendita dei biglietti: stiamo parlando di A Christmas Carol, il musical più colorato, più poetico, più magico della Stagione, atteso il 2 dicembre (inizio ore 18.00) ad apertura della rassegna Teatro Insieme per le famiglie. Il musical che vedremo in scena al Teatro Nuovo è ispirato alla celebre storia di Ebenezer Scrooge, il tirchio banchiere uscito dalla penna inarrivabile di Charles Dickens. Era il 1843 e, da allora, questo formidabile racconto ha saputo incantare milioni di bambini - e di adulti! - giungendo sino a noi con tutta la sua intramontabile poesia e il suo fondamentale messaggio sul significato più vero dell’amicizia e dell’amore verso il prossimo. Lo spettacolo, con la regia e le coreografie di Luca Angelini, è arricchito dalle meravigliose melodie di Alan Menken, e prodotto dalla Compagnia dell’Alba con il Teatro Stabile d’Abruzzo. In scena un cast di 24 fra attori, ballerini e giovanissimi interpreti, capitanato da Roberto Ciufoli nel ruolo dell’avaro Scrooge.

È la vigilia di Natale, nella Londra del 1843, e tutti si accingono a festeggiare la ricorrenza. Solo il vecchio usuraio Ebenezer Scrooge mal sopporta questa festività. Dopo aver cacciato in malo modo tre uomini che gli chiedono un contributo per i bisognosi, Scrooge, chiuso il negozio, si reca solitario verso la sua dimora, dove lo attende qualcosa di assolutamente inaspettato: durante la cena e prima di andare a letto riceve infatti la visita dello spirito di Jacob Marley, suo vecchio socio, morto sette anni prima proprio la notte della vigilia di Natale. Lo spirito di Marley è avvolto da pesanti catene alle cui estremità pendono dei forzieri: catene che sono conseguenza dell’avidità e dell’egoismo perpetrati mentre era in vita. Scrooge, spaventato, chiede al vecchio socio come poter evitare la stessa sorte e Marley gli rivela di essere ancora in tempo per mutare il suo destino. Prima di congedarsi, gli annuncia l’immediata visita di tre spiriti: quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro. I tre spettri, tra flashback e premonizioni, riusciranno a mutare l’indole meschina ed egoista di Scrooge, che si risveglierà la mattina del 25 dicembre con la consapevolezza che l’avidità del denaro e l’attaccamento alle sole cose materiali sono sbagliati: finalmente la carità e la fratellanza si faranno largo nel cuore del vecchio usuraio, che per la prima volta trascorrerà il Natale con il nipote Fred e la sua famiglia.

“Il personaggio di Ebenezer Scrooge, al di là del semplice racconto e del significato intrinseco della novella dickensiana, può essere facilmente ricondotto ad una certa tendenza del mondo di oggi: quella dell’indifferenza, dell’intolleranza, dell’essere asocialipur nell’epoca dei social – sottolinea il regista e coreografo Luca Angelini -. Mentre l’umanità va sempre più in fretta, oggi tendiamo spesso a rinchiuderci nel nostro guscio, nel nostro mondo, isolandoci da tutto e da tutti con cellulare e auricolari. Ecco, dunque, che il monito del defunto amico Marley, che appare a Scrooge nelle vesti di uno spettro proprio per suggerirgli un cambiamento nella sua vita e nel suo carattere, dovrebbe essere un’esortazione per tutti noi, verso un atteggiamento che guardi maggiormente agli altri”.

E.L.