"4 x 8. Cent’anni di vittime dimenticate” Il 23 novembre presso il Carso in Corso la suite del Giovanni Maier Quintet per denunciare le atrocità della guerra

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"4 x 8. Cent’anni di vittime dimenticate” Il 23 novembre presso il Carso in Corso la suite del Giovanni Maier Quintet per denunciare le atrocità della guerra


Nato, in primis, dall’idea di Manlio Comar – socio fondatore dell’Associazione Nuovo Corso - questo progetto ha visto la nascita nel 2018 - grazie anche alla collaborazione con l’Associazione Controtempo - in forma multimediale con la coesistenza di più forme artistiche: un cd, un libro (edito per i tipi di Gossmann editore), un mostra fotografica, uno spettacolo teatrale. A completare il quintetto di Giovanni Maier (contrabbassista di rilievo assoluto della musica improvvisata) ci  sono Francesco Ivone alla tromba, Flavio Brumat a sax tenore, sax contralto e flauto, Giancarlo Schiaffini al trombone e Urban Kušar alla batteria. 

Ho assemblato la Suite 4 X 8 – spiega Maier – con alcuni brani musicali che […] hanno un collegamento con gli avvenimenti storici commemorati e anche con la storia della mia famiglia”: nelle musiche originali e nei nuovi arrangiamenti del contrabbassista e compositore scorre grande precisione tecnica, fedeltà alla storia della musica e del jazz in particolare e – insieme – le emozioni e la gratitudine di forti legami famigliari. Sono quattro le tematiche al centro del progetto: quattro date, tutte terminanti con lo stesso numero: la Grande Guerra (1918), l’annuncio a Trieste delle leggi razziali (1938), l’esodo istriano(1948), i conflitti di oggi. «Il primo brano, quasi un'ouverture, è una pagina che può richiamare la musica rinascimentale - afferma Maier -. Il secondo è una marcia militare austriaca, “Alte Kameraden”, piuttosto nota nel territorio: l'ho scelta perchè ha fortissime analogie strutturali, formali con la musica del ragtime, quella che contribuito alla nascita del jazz. Per il tema delle leggi razziali ho invece pensato a una musica klezmer. Infine, ci sarà una mia rielaborazione di un brano sempre relativo al primo conflitto mondiale: “O Gorizia tu sei maledetta”, un canto di denuncia delle atrocità della guerra»

Alle ore, 21.00, a Monfalcone, presso Il Carso in Corso grazie anche alla collaborazione con la rassegna Estensioni Jazz Club Diffuso e con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.

Ingresso: € 10,00 con tavolo riservato e copia libro + cd del progetto

Info e prenotazioni: 348 7315507 -  [email protected]

Prevendita: dice.fm