28° festival Dromos • A Nureci (OR) gran finale con Zac Harmon & The Drive

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28° festival Dromos • A Nureci (OR) gran finale con Zac Harmon & The Drive

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Dopo settimane di musica, incontri e appuntamenti che hanno animato Oristano e gli altri centri della sua provincia coinvolti quest'anno, Dromos si prepara a scrivere l'ultimo capitolo della sua ventisettesima edizione nel segno di "Hope": domani - mercoledì 14 -, il festival tornerà come consuetudine a Nureci (OR) per il Mamma Blues, la sua "costola" interamente dedicata alla "musica del diavolo", promossa con il contributo dell'Amministrazione Comunale, salutando festosamente il pubblico che ha accompagnato questo viaggio estivo tra note e paesaggi mozzafiato.

La giornata prenderà il via alle 18 all'Ex casa Pirastu, con Piccoli bluesman crescono, l'abituale laboratorio musicale pensato per avvicinare bambini e ragazzi al piacere di "fare musica" in maniera diretta e creativa. Guidati dai docenti della Music Academy di Isili – scuola di Musica, Arte e Spettacolo attiva dal 2012 secondo standard formativi internazionali – i giovani partecipanti, dai sei ai quattordici anni (ma senza limiti troppo rigidi), sperimenteranno strumenti e generi diversi, dal pop al rock, passando per la musica etnica e naturalmente il blues. Un percorso che li porterà dal ruolo di semplici ascoltatori a quello di veri "creatori" di musica, fino alla formazione di una piccola grande band pronta a regalare emozioni. La partecipazione è gratuita, con posti limitati.

Alle 22 via alla musica sul palco dell'Arena Mamma Blues con WilliBoy Taxi, armonicista, cantante e chitarrista apprezzato per la sua intensità espressiva e versatilità stilistica. Ex frontman della band rock-blues cagliaritana Dirtyhands, dal 2016 collabora in duo con Vittorio Pitzalis, altro volto noto della scena blues isolana, proponendosi al pubblico di diversi festival con un repertorio di brani originali e cover. Nel 2022, WilliBoy Taxi (aka William Rossi), ha firmato il suo primo album da solista, "Down the road", una raccolta di canzoni originali in buona parte inedite, da lui scritte negli ultimi dieci anni. Dal vivo si presenta in solo, voce chitarra e armoniche, oppure in quartetto o in trio, come domani (giovedì 14) a Nureci, affiancato da Maso Spano al contrabbasso e Maurizio Marzo alla chitarra elettrica. In tutti i casi il risultato è un sound intimo ma allo stesso tempo coinvolgente, che riporta alla mente il mood dei generi Blues e Americana, protagonisti l'armonica e le canzoni, spaziando tra diversi ritmi e stati d'animo. 

Nel secondo set della serata, con inizio intorno alle 22.30, la scena sarà tutta per Zac Harmon, pluripremiato chitarrista e cantante considerato una delle voci più autorevoli del blues americano contemporaneo. Originario di Jackson, Mississippi, Zac Harmon incarna la tradizione musicale afroamericana del quartiere di Farish Street, dove è cresciuto circondato da influenze artistiche e culturali di rilievo. Dopo aver iniziato giovanissimo a suonare con Sam Myers e Dorothy Moore, negli anni Ottanta si trasferisce a Los Angeles, affermandosi come produttore e autore per artisti come The O'Jays, Black Uhuru, Karyn White e Troop. Nel 2002 torna alle radici blues con l'album Live at Babe & Ricky's Inn, seguito nel 2005 da The Blues According to Zacariah, che gli vale il Blues Music Award come miglior nuovo artista nel 2006. Negli anni successivi pubblica From the Root (2009), Music Is Medicine (2012), Right Man, Right Now (2015), Mississippi BarBQ (2019), As Long As I Got My Guitar (2021), premiato nel 2022 come miglior album soul blues ai Blues Music Awards, e il più recente Floreada's Boy (2024). Con uno stile raffinato e al tempo stesso profondamente ancorato alla tradizione, Zac Harmon guiderà il pubblico in un viaggio sonoro che intreccia eleganza, pathos e intensa partecipazione emotiva, alla testa della sua band The Drive, composta da Cory Lacy (tastiere e voce), Kingston Livingston (chitarra e voce), Nate Robinson (basso e voce) e Gino Iglehart (batteria e voce).

Sarà un epilogo dal respiro internazionale, fedele alla vocazione di un festival che in ventisette edizioni ha saputo intrecciare nomi di rilievo mondiale e talenti locali, mantenendo viva la propria identità e rafforzando costantemente il proprio legame con i territori. Dromos 2025 si chiuderà così, tra la freschezza creativa dei giovani musicisti e la forza magnetica del blues, con un saluto che è già promessa di ritorno.

Nel frattempo, resta aperta fino al 25 ottobre, negli spazi del Foro Boario di Oristano, la mostra HOPE AROUND. New York Graffiti, a cura di Fabiola Naldi, che offre uno sguardo unico sulla scena dei graffiti newyorkesi dagli anni Settanta in poi, presentando per la prima volta la collezione privata di Pietro Molinas Balata. In esposizione quaranta grandi opere su tela dei pionieri del writing americano, testimonianze rare e certificate di un linguaggio visivo che ha trasformato la cultura urbana.