Si comincia domani (venerdì 8), dunque, alle 19 in Piazza Santa Croce (a ingresso libero), con Sulidu, una produzione originale firmata Dromos che unisce tre fra i musicisti più rappresentativi dell'attuale scena musicale sarda: Mauro Sigura (oud e bouzouki), Pierpaolo Vacca(organetto ed effetti) e Marco Coa (elettronica e tastiere). Con strumenti e linguaggi che dialogano in una trama inedita, Sulidu fonde la forza arcaica dell'organetto, il respiro profondo dell'oud, la fluidità del bouzouki e la sperimentazione elettronica in composizioni originali che raccontano una Sardegna lontana dagli stereotipi e più vicina alle emozioni intime. Una musica che non teme le contaminazioni, ma le accoglie come forma naturale di espressione: il Mediterraneo si specchia nell'orizzonte digitale, la memoria popolare dialoga con i paesaggi sonori contemporanei, in un equilibrio di eleganza, innovazione e rispetto per le radici.
In serata, alle 22 nel Parco Comunale, riflettori puntati sull'energia di Adi Oasis, cantante, bassista e producer franco-caraibica di base a Brooklyn, tra le voci più fresche e potenti del soul moderno. Con il suo stile rétro-futurista che fonde funk, R&B e disco, e un'estetica sonora che riflette esperienze personali e urgenze politiche, Adi Oasis ha conquistato critica e pubblico internazionale. Il suo ultimo album, "Lotus Glow", arricchito da collaborazioni con Jamila Woods, KIRBY, Leven Kali e Aaron Taylor, è considerato il suo lavoro più maturo, coraggioso e vulnerabile: «rappresenta il fiore in cui mi sono trasformata – racconta – e il bagliore è dove sto andando. È il mio destino». Cresciuta nelle banlieue parigine e oggi donna afrodiscendente, immigrata negli Stati Uniti, Adi Oasis canta le sue verità con forza e delicatezza, e ha trovato una cifra stilistica personale capace di unire groove e profondità emotiva. Dal debutto solista nel 2018 ha raccolto consensi da testate come Vogue, Elle, Rolling Stone, Wonderland e Line of Best Fit, imponendosi anche grazie a performance magnetiche come quella di "Whisper My Name" per COLORS, nel 2021, ha calcato i palchi dei più prestigiosi festival internazionali – dal Montreux Jazz Festival al Newport Jazz Festival, da Afropunk a Funk on the Rocks (Red Rocks) – e collaborato con artisti del calibro di Lenny Kravitz, Masego, Anderson .Paak, Thundercat, Gilles Peterson e Yasiin Bey. Dal vivo, la sua presenza magnetica è amplificata dal groove compatto dei musicisti che l'accompagnano: Lawrence Clais alla batteria e Aylwin Steele alla chitarra. Il suo concerto a Tadasuni promette di essere una vera e propria esplosione di ritmo, stile e potenza espressiva.
- Sabato il progetto Tres Continentes e la band franco-marocchina Bab L'Bluz
Il viaggio musicale di "Isole d'altri mari" prosegue sabato 9 agosto con una giornata densa di appuntamenti: si comincia con la prestigiosamasterclass di Stanley Jordan, chitarrista statunitense dal talento straordinario e pioniere della touch technique, che dalle 11.30 alle 13.30 a Casa Pinna condividerà con giovani musicisti e appassionati il suo approccio innovativo allo strumento a corde. Alle 19, Piazza Santa Croceospiterà Tres Continentes, un dialogo musicale aperto, intenso e poetico tra il chitarrista italiano Bebo Ferra, la violinista e vocalist giapponese Aska Maret Kaneko e il bassista argentino Carlos "El Tero" Buschini per un concerto che attraversa Mediterraneo, Asia e America latina con composizioni originali e canzoni, in un vero e proprio caleidoscopio di colori ed emozioni. A chiudere la serata, nel Parco Comunale a partire dalle 22, saranno i Bab L'Bluz, formazione franco-marocchina capitanata dalla carismatica Yousra Mansour (voce, awisha, mandole), affiancata da Brice Bottin (guembri, cori), Mehdi Yachou (flauto, qraqeb, percussioni) e Nicolas Delaunay (batteria, campionatore), con il suo inconfondibile sound che mescola musica gnawa, rock psichedelico e desert blues.
- Domenica in scena gli Argia e Stanley Jordan Trio with special guests Antonello Salis & Gavino Murgia.
Domenica 10 agosto si aprirà alle 19 con il concerto in Piazza Santa Croce del gruppo Argia, composto da Alberto Balia, Enrico Frongia e Massimo Perra, con la partecipazione straordinaria di Nicola Urru "su Cantadore", in un'esplorazione tra canto a bolu, corde, fiati e narrazione. In chiusura, alle 22, gran finale al Parco Comunale con una produzione originale firmata Dromos: Stanley Jordan Trio with special guests Antonello Salis & Gavino Murgia; a condividere il palco insieme al chitarrista americano, saranno Kornél Horváth alle percussioni e Gabor Dornyei alla batteria con Antonello Salis al pianoforte e alla fisarmonica, e Gavino Murgia al sax, alle launeddas e al canto. Un incontro tra jazz, radici sarde e visioni cosmopolite, all'insegna della libertà creativa e dell'intesa istintiva.
Con "Isole d'altri mari", Dromos rinnova il suo impegno nella valorizzazione dei territori e nell'ascolto del mondo: una rassegna che mette in relazione storie e geografie, tradizioni locali e orizzonti globali, in un tempo condiviso di scoperta e connessione.
Informazioni, notizie e aggiornamenti sul festival sono disponibili sul sito dromosfestival.it, sul canale Telegram e nelle pagine Facebook e Instagram di Dromos. La segreteria del festival risponde al numero di telefono 0783 31 04 90, al numero whatsapp 334 80 22 237 e all'indirizzo di posta elettronica [email protected].