Una ricorrenza particolarmente sentita nel nostro territorio, che negli anni successivi alla seconda guerra mondiale ha accolto numerosi esuli provenienti dal confine orientale. Purtroppo della tragedia vissuta da intere famiglie sia per quanto riguarda l’orrore delle foibe, sia per l’esperienza durissima dell’esodo si è cominciato a parlare con grave ritardo. Per questa ragione è importante che le giovani generazioni si accostino a queste pagine di storia rimaste per anni praticamente sconosciute.
Con queste parole il presidente della Provincia di Novara Federico Binatti e il consigliere delegato all’Istruzione Andrea Crivelli presentano le iniziative in occasione del 10 febbraio, Giorno del ricordo, patrocinate dall’Ente e organizzate con la collaborazione dell’Istituto storico della Resistenza “Piero Fornara” e l’associazione Venezia Giulia e Dalmazia di Novara, che raccoglie i discendenti degli esuli, <<persone che, dopo i primi durissimi periodi, si sono perfettamente intergrate nel tessuto sociale locale, senza però dimenticare i fatti, la cultura e le tradizioni della loro terra d’origine>>, ricorda il presidente
La Provincia di Novara <<interviene nelle manifestazioni commemorative – precisa il consigliere – coinvolgendo in maniera diretta gli studenti delle Scuole secondarie di secondo grado del territorio, alle quali abbiamo provveduto a inviare l’invito a visitare la mostra promossa dall’associazione Venezia Giulia e Dalmazia e dall’Istituto storico “Piero Fornara” e ad assistere allo spettacolo a “Esodo” di e con Simone Cristicchi, che torna nel Novarese dopo qualche anno dopo aver presentato “Magazzino 18”>>.
La mostra “Conoscere per ricordare” si terrà dal 3 al 18 febbraio prossimi al Castello visconteo-sforzesco di Novara. <<L’ingresso è libero per tutti: in particolare – precisa il consigliere – l’esposizione sarà aperta per le scuole nei giorni 7-8-9 e 14-15-16 febbraio. I gruppi di studenti saranno accolti dai volontari dell’associazione e da personale dell’Istituto storico “Piero Fornara”: qui saranno esposti venti pannelli di formato per ripercorrere le vicende del confine orientale del nostro Paese attraverso i passaggi cruciali della storia, soffermandosi in maniera maggiore nel periodo del Novecento. Sarà possibile, tra l’altro, per assistere alla proiezione di firmati e testimonianze. Gli organizzatori si sono, tra l’altro, resi disponibili per organizzare incontri nelle scuole per approfondire il periodo storico nel quale si collocano le vicende del confine orientale e dell’esodo nel territorio del Novarese>>.
Lo spettacolo “Esodo” si terrà al teatro “Coccia” di Novara alle 21 del 6 febbraio per il pubblico e, per le scuole, alle 11 del 7 febbraio. Come si legge nella presentazione ufficiale dello spettacolo “al Porto Vecchio di Trieste c'è un "luogo della memoria" particolarmente toccante: il Magazzino n. 18. Racconta di una pagina dolorosa della storia d'Italia, di una complessa vicenda del nostro Novecento mai abbastanza conosciuta, e se possibile resa ancora più straziante dal fatto che la sua memoria è stata affidata non a un imponente monumento ma a tante, piccole, umili testimonianze che appartengono alla quotidianità. Nel porto vecchio di Trieste, il Magazzino n.18 conserva sedie, armadi, materassi, letti e stoviglie, fotografie, giocattoli, ogni bene comune nello scorrere di tante vite interrotte dalla storia, e dall'Esodo: con il Trattato di Pace del 1947 l'Italia perse vasti territori dell'Istria e della fascia costiera, e circa 300 mila persone scelsero - davanti a una situazione dolorosa e complessa - di lasciare le loro terre natali destinate a non essere più italiane. Non è difficile immaginare quale fosse il loro stato d'animo, con quale e quanta sofferenza intere famiglie impacchettarono le loro cose lasciandosi alle spalle le case, le città, le radici. Davanti a loro difficoltà, paura, insicurezza, e tanta nostalgia”.
<<Tutte le proposte del programma sono altamente formative per gli studentiper suscitare interesse e creare occasioni di studio, approfondimento e dibattito rispetto a questo tragico periodo vissuto dal nostro Paese. Ringraziamo pertanto gli organizzatori – commentano a conclusione il presidente e il consigliere – per aver pensato a iniziative che diano ai nostri ragazzi questa possibilità>>.