1 giugno - 17 agosto Folkest 2024: il festival curioso del mondo

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1 giugno - 17 agosto  Folkest 2024:  il festival curioso del mondo

Giovedì 30 maggio alle ore 11.00 presso la Fondazione Friuli, nella nuova sede di Via Gemona 1, si è tenuta  la Conferenza stampa di presentazione di Folkest 2024. A fianco al Direttore artistico Andrea del Favero e alla Presidente di Folkgiornale che organizza questo Festival giunto alla sua 46a edizione, sono intervervenuti  il Presidente Fondazione Friuli Giuseppe Morandini e l’Assessore alla Cultura del Comune Udine Federico Pirone. Fra gli ospiti: i mitici Calexico, The Black Sorrows, Sir Oliver Skardy e i Fatti Quotidiani, Andy Irvine Eileen Rose Band, Ambrogio Sparagna, Elena Ledda e Mauro Palmas.

1 giugno: ai nastri di partenza una nuova edizione di Folkest che, 45 anni di grande musica alle spalle, taglia il traguardo della sua quarantaseiesima edizione allargando i confini geografici e temporali. Alle tre sezioni degli anni precedenti, Folkest sul Territorio, le giornate centrali di San Daniele e gli appuntamenti del Castello di Udine, si aggiungono infatti tre sezioni per un totale di sei blocchi: un’Anteprima Folkest di quattro date (1 e 2 giugno, 6 e 7 giugno) fra Italia e Austria; i progetti speciali Odmevi/Echi e Folkest fra monti e acque. Che, come si diceva, vanno ad aggiungersi agli appuntamenti di Folkest sul Territorio: dal 13 giugno al 30 giugno, e poi sparsi lungo il mese di luglio, una serie di concerti che animeranno i territori del Friuli di musica e di incontri. Alle giornate centrali di San Daniele dal 5 al 7 luglio che vedono alternarsi sui palchi e nelle piaze e chiese del borgo friulano i nomi del passato, presente e futuro della musica etnica, folk e world: con i concerti, i Folkest Showcase, i momenti di formazione con i Folkclinic, gli incontri con gli operatori di settore con gli Speed meeting, le finali del Premio Cesa e ilPremio Folkest-una vita per la musica a cui, da quest’anno, si aggiungerà un Premio intitolato al giornalista Lorenzo Marchiori, prematuramente scomparso, dedicato a un libro di argomento musicale.

Calexico 

Fra gli ospiti maggiormente attesi, indubbiamente i Calexico, in programma il 17 luglio sul palco del Castello di Udine. Ma anche personaggi come i The black sorrows dall’Australia (Romans d’Isonzo 29 giugno); Sir Oliver Skardy e i Fatti Quotidiani (6 luglio San Daniele), ben noto band leader dei Pitura Freska; Eileen Rose Band dagli Usa (6 luglio San Daniele);

Anfy Irvine 

Andy Irvinedall’Irlanda (7 luglio San Daniele); l’Ambrogio Sparagna Trio (Udine 17 agosto). Oltre agli amici di Folkest che confluiscono ogni anno, portando la loro musica e il loro confronto, per trasformare questo appuntamento in un vero e proprio centro di confronto sul presente e sul futuro, oltre che sulla grande tradizione, dell’etno-folk e della world internazionali e nazionali: fra gli ospiti Elena Ledda Mauro Palmas e Maurizio Bettelli ma anche giornalisti come Felice Liperi, Duccio Pasqua e Martina Vocci. Confermata la partnership con UpBeat, la piattaforma europea nata da una rete formata dai quattordici più importanti showcase festival continentali grazie alla quale le giornate di Folkest a San Daniele si animano di musicisti da tutta Europa, ma anche di operatori del settore. direttori di altri festival e giornalisti. Un incontro di suoni che si arricchisce della proposta dei finalisti del Premio Alberto Cesa, sei gruppi e singoli artisti da tutta Italia già selezionati nel corso delle semifinali invernali di Arezzo, San Pietro in Cairano (VR), Cervasca (CN), Loano, Roma e Codroipo (UD).

Folkest, per la direzione artistica di Andrea Del Favero, è realizzato da Folkgiornale e grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli, dei comuni di San Daniele del Friuli e di Udine, di Banca 360 e degli Enti Locali degli oltre trenta comuni del Friuli Venezia Giulia coinvolti, di Abaco Viaggi, Cantina Tavagnacco, Cooperativa Itaca.

immagine di Enzo De Giorgi

Anche per questa 46a edizione Folkest ha scelto un’immagine di Enzo De Giorgi, un artista per il quale la musica è stata sempre e comunque un elemento centrale della propria creatività: si tratta di Folkest 2024, un dipinto realizzato da questo artista, che ha fatto della narrazione colorata e quasi fiabesca di storie emozioni e persone la propria cifra stilistica,  appositamente per l’edizione 2024 del Festival. Olio su tela 40x40, rappresenta un trio musicale in cui ogni componente è concentrato a suonare il proprio strumento, ma è anche assorto nell’ascolto del suono altrui, ad occhi chiusi, per isolare l’udito dagli altri sensi. Un inno al valore della condivisione e dell’arricchimento reciproco: tre voci soliste diventano coro, concerto, orchestra. E se il suono di un violino, di una tromba e di un pianoforte, nascono da differenti tipologie di strumenti musicali, ma sanno convergere in un’unica voce, riescono a disegnare un triangolo armonioso in cui la condivisione delle differenze si concentra un unico segnale sonoro.

L’Anteprima con la Fieste da Sedon

L’Anteprima di Folkest 2024 sarà dedicata - il 1° e il 2 giugno - a Suns di storie e memorie - Fieste da Sedon, una due giorni di laboratori e musica in libertà con i musicisti folk friulani al Castello di Ragogna. Un evento culturale incentrato sulla scoperta e riscoperta di luoghi, suoni e tradizioni del territorio in forma partecipata con il coinvolgimento della popolazione locale.

Sabato 1°giugno presso la Pieve del Castello in programma i Carantan, gruppo cofondato da Glauco Toniutti: una serata all’insegna del folk e delle sperimentazioni sonore che vedrà la partecipazione di Dario Marusic e Andrea Del Favero e di Giovanni Floreani.

Domenica 2 giugno, invece, tanta allegria con musica e festa al castello. Oltre al Castello, sarà coinvolta la frazione di Villuzza per parlare anche di ambiente di storia del territorio. Sabato pomeriggio i ragazzi dagli 8 ai 12 anni potranno partecipare a una speciale caccia al tesoro alla scoperta di luoghi caratteristici proprio di Villuzza ascoltando i racconti dei suoi abitanti.

Festival sul territorio

Il viaggio fra i comuni del Friuli Venezia Giulia toccherà: San Rocco di Forgaria nel Friuli (Borgo Agnola), Campoformido, San Giovanni a Pulfero (Grotta d’Antro), Villanova delle Grotte - Lusevera (Tettoia piazzale Principale), Gorizia, Stevenà di Canevà (parco di Villa Frova), Sant’Osvaldo a Udine (Parco di Sant’Osvaldo), Artegna, Vigna di Castelnovo del Friuli (Sagrato Chiesa San Nicolò), Prato Carnico (piazzetta della Fontana), Tramonti di Sopra, Ronchi dei Legionari (piazza della Concordia), Ribis di Reana del Rojale (Casa Lucis), Papariano, Flaibano (Piazza Monumento), Romans d’Isonzo (Piazza G. Candussi), Cercivento (Cjase da Int), Arte Terme (Giardino del Palazzo Savoia), Vito d’Asio (Piazza Fontana). E poi, a luglio: Travesio, San Quirino, Valeriano, Clauzetto. E Udine.

Tra gli artisti presenti: gli Sparatrapp, 4 Folksinger in Friûl, Raquel Kurpershoeck (Spagna/Paesi Bassi), Maria Moctezuma dal Messico, i Grass Root Ties (Usa/Inghilterra/Germania), Radoslav Lorković & Charlie Cinelli (Croazia/Usa/Italia), Hysterrae (Iran /Italia), Alvise Nodale (Friuli). Dall’Italia saliranno sul palco: i Mozoltov, i Luarte Project, gli Almakantica, Claudia Bombardella Trio, Blue Weed, The Morsellis, Circo Diatonico, Z/F, l’omaggio di Silvio Trotta a Branduardi, i Green Waves.


Folkest fra monti e acque

Una nuova sezione per Folkest che rappresenta anche un importantissimo esempio di come si possa progettare insieme pensando contemporaneamente al territorio, al futuro, alle proposte culturali e al turismo. Ad essere coinvolti cinque comuni con le radici ben piantate sulla montagna della Destra Tagliamento, bagnate dalle acque dell’Arzino e del Cosa, con capofila Clauzetto: Castelnovo del Friuli, Pinzano, Travesio, Vito d’Asio. Luoghi dove l’uomo ha seminato memorie antiche in una natura aspra e stupefacente, dove s’incastoneranno come piccole gemme proposte di musica mediterranea e mediorientale, canti di donne iraniane, dolci melodie irlandesi, indiavolati ritmi bluegrass e italici organetti.

Enrico Liotti