TORNA A MAGGIO IL FESTIVAL DELL’ACQUA. SABATO 27 APRILE, ALLE 11, IN SALA DELBIANCO A STARANZANO SARÀ PRESENTATO AL PUBBLICO E ALLA STAMPA IL PROGRAMMA DELLA SECONDA EDIZIONE.

2 min read
TORNA A MAGGIO IL FESTIVAL DELL’ACQUA. SABATO 27 APRILE, ALLE 11, IN SALA DELBIANCO A STARANZANO SARÀ PRESENTATO AL PUBBLICO E ALLA STAMPA IL PROGRAMMA DELLA SECONDA EDIZIONE.

Torna il Festival dell’Acqua di Staranzano, nella sua culla naturale, dove si incontrano le acque dolci della foce del fiume, quelle salmastre della laguna e quelle salate del mare.
Il programma della seconda edizione, attesa da giovedì 16 a domenica 19 maggio, verrà presentato al pubblico e alla stampa sabato 27 aprile, alle 11, nella Sala Delbianco di Staranzano (accanto alla Biblioteca Comunale).
A raccontarlo saranno l’ideatore del Festival, il giornalista e scrittore Roberto Covaz; la coordinatrice del programma Roberta Sodomaco (Studio Sandrinelli di Trieste); il referente didattico del Festival, anche ricercatore e docente di comunicazione scientifica al Master della Sissa, Francesco Scarel. Ad arricchire l'incontro saranno la musica di Massimo Favento (violoncello) e le letture di Luisa Vermiglio (attrice), queste ultime tratte da uno straordinario e poco conosciuto testo di Italo Calvino sull'acqua. Non potrà mancare un brindisi inaugurale di buon auspicio per la rinnovata avventura.


Il Festival, che anche quest’anno abbraccia alcuni centri limitrofi a Staranzano e, seguendo il corso dell’Isonzo, si spinge fino a Gradisca, proporrà una trentina di appuntamenti tra talk, incontri, performance, spettacoli teatrali, laboratori, eventi espositivi e appuntamenti dedicati ai bambini.
Al centro l’acqua in tutte le sue declinazioni, di carattere storico, scientifico, ambientale, geopolitico e artistico. Si racconterà di inquinamento, di nuove frontiere tecnologiche per il risparmio e la tutela, dell’importanza dell'acqua nella quotidianità dei singoli e nelle azioni delle imprese, delle implicazioni in migrazioni e conflitti.
E l’acqua sarà il centro delle narrazioni poetiche tra teatro, musica, racconti del passato e installazioni rivolte al futuro. Un Festival quanto mai necessario, in un periodo che all’attenzione di tutti pone il precario equilibrio del nostro pianeta, cui tanto contribuisce lo stato di salute dell’oro blu. Il Festival vorrà essere un racconto di acqua che riflette e fa festa; acqua tra speranza e impegno ; acqua da proteggere, per proteggere il futuro.