Il regno delle ombre, Bayadère

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Il regno delle ombre, Bayadère

Sabato sera al Palamostre di Udine per Teatro Contatto.

Michele di Stefano riscrive, Il regno delle ombre, una delle scene più riprese e celebrate della Bayadère, per il Nuovo Balletto di Toscana: dodici giovani danzatori scatenano, a Teatro Contattosabato 20 aprileore 20.30al Palamostredi Udine, tutta la forza dinamica e la vera natura psichedelica dell'allucinazione del guerriero Solor.

Bayadère è un balletto classico di Marius Pepita intriso di esotismo, una storia di amore, morte e vendetta ambientata in Indiasulle musiche avvolgenti di Ludwig Minkus. Cogliendo l’atemporalità del magistrale atto bianco, Michele Di Stefano crea un nuovo Regno delle Ombre, dove le anime impalpabili apparse in sogno al guerriero Solor, dopo aver fumato il narghilé, scendono in arabesques penchées le pendici dell’Himalaya sulle musiche originali del compositore e artista sonoro Lorenzo Bianchi Hoesch.

Una Bayadère contemporanea, una rilettura del capolavoro tardo romantico del balletto classico, riletto dal coreografo Michele di Stefano, nome di punta della scena internazionale europea, Leone d’Argento per l’innovazione alla Biennale di Venezia 2014 e vincitore, nel 2021, del premio Danza&Danza per la miglior produzione italiana.

In scena i danzatori Cristina Acri, Matteo Capetola, Francesca Capurso, Carmine Catalano, Alice Catapano, Beatrice Ciattini, Matilde Di Ciolo, Veronica Galdo, Mattia Luparelli, Aldo Nolli, Niccolò Poggini, Paolo Rizzo

“Nella tradizione la sua scena più celebre, il Regno delle Ombre, si presenta borderline al limite tra il reale e l'aldilà, - racconta il coreografo Michele Di Stefano - dove le ombre che appaiono sono come congelate nella loro tragica condizione e i movimenti che compiono sono rituali, l'atto esprime una visione che esula dal contesto e che apre a un passaggio di puro movimento, astratto e lucido nella sua semplicità formale. Il mio interesse è rivolto proprio al potenziale compositivo che questa scena contiene, non per replicarla ma per scatenare tutta la sua forza dinamica ed anche per restituire all'allucinazione di Solor la sua vera natura psichedelica”.

Al termine dello spettacolo, la compagnia incontra il pubblico. L’appuntamento è realizzato in collaborazione con ERT Ente Regionale Teatrale – Circuito multidisciplinare del FVG/ a.Artisti Associati – Gorizia.