ELIO E LE STORIE TESE A UDINE: UN ESPLOSIONE DI ILARITA’ E GOLIARDIA

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ELIO E LE STORIE TESE A UDINE: UN ESPLOSIONE DI ILARITA’ E GOLIARDIA
Foto Guendy Furlan

Nella serata di martedì 21 novembre è andato in scena al teatro Nuovo Giovanni di Udine il grande ritorno della band più simpatica di sempre, Elio e le storie tese. Il gruppo è tornato nei teatri d’Italia, dopo un lungo periodo di assenza, con il tour dal titolo “Mi manca solo un dente e cerco di riavvitarlo”.

Foto Simone Di Luca

Elio e la sua band, infischiandosene del politically correct, ma anzi, puntando il dito su tutti quegli argomenti che ognuno di noi, chi più chi meno, approva ma per convenzione non può esprimere, hanno portato in scena uno spettacolo di ordinaria follia culturale dove sono stati toccati temi di attualità con l’irriverenza tipica di questo gruppo. La band è composta da musicisti dalla tecnica indiscussa e dall’anima rock ma che si destreggiano con elementi stilistici diversi: dal blues all’etnico, dalla dance al pop, la band spazia con estrema disinvoltura da un genere all’altro dando prova della grande maestria con gli strumenti.

Foto Guendy Furlan

Da alcuni anni sono accompagnati in tour anche dalla incredibile voce della grandissima Paola Folli, spalla di Elio negli spettacoli, che si inserisce perfettamente nel gruppo partecipando in modo ineccepibile ai vari sketch. Ultimo, ma solo in ordine di comparizione, il simpaticissimo Mangoni che con le sue apparizioni a sorpresa e le sue interpretazioni ha esaltato maggiormente la comicità dei brani proposti; un elemento che, se non ci fosse, andrebbe inventato!

Foto Guendy Furlan
Foto Simone di Luca

Una serata dove musica e teatro si sono fusi alla perfezione regalando un grandissimo spettacolo alla platea del teatro con Stefano Belisari, in arte Elio, che rimane il protagonista iconico e multitasking che trascina la band e il pubblico come pochi.

Il viaggio nella terra dei cachi si è alternato tra brani del passato e del presente, dopo un intro particolarmente “ecclesiastico”, ma irriverente come solo questa band sa fare, fra gli applausi del caldissimo pubblico del Teatrone è partito lo spettacolo; oltre due ore abbondanti di follia e goliardia. Brani come La terra dei cachi, Uomini col borsello, Supergiovane, Il vitello dai piedi di balsa - solo per citarne alcuni dei primi proposti – hanno fatto divertire e ridere a crepapelle gli spettatori. Divertimento che si è potuto riscontrare anche sul palco, questi eterni ragazzi “di una certa età” si divertono ancora tutti insieme come se gli oltre 40 anni dal loro debutto non siano mai passati.

Foto Guendy Furlan
Foto Guendy Furlan

I loro brani non risentono del passare del tempo, le tematiche di fondo rimangono sempre attuali; non sono mancati i riferimenti alla cronaca politica e mondana di oggi, a riprova che l’essenza non cambia e di conseguenza i loro testi risultano sempre contemporanei.

Durante i saluti finali Elio ha paragonato l’originalità della loro musica – in maniera ovviamente ironica - al Frico (piatto tipico friulano, ndr): “è tutto fatto in casa, come il Frico!”, paragone molto apprezzato dal pubblico che è esploso in un applauso fragoroso.

Foto Simone Di luca

Il concerto, organizzato da VignaPR e AND Production in collaborazione con Imarts, ha registrato il sold out, così come quello di Trieste della sera precedente, a riprova di quanto Elio e le storie tese siano amati in Friuli - e non solo - ogni tappa del loro tour riempie sempre teatri e palazzetti. Il prossimo appuntamento in Friuli è previsto a Gorizia il 5 dicembre 2023 presso il teatro Verdi.

Servizio a cura di Guendy Furlan – Dario Furlan (Foto Simone Di Luca - Guendy Furlan)