Da giovedì 1 febbraio - CYRANO DE BERGERAC interpretato e diretto da ARTURO CIRILLO

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Da giovedì 1 febbraio - CYRANO DE BERGERAC interpretato e diretto da ARTURO CIRILLO

Da giovedì 1 febbraio è ospite del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia il “Cyrano de Bergerac” diretto e interpretato da Arturo Cirillo in una affascinante e sorprendente versione più contemporanea e musicale. Il cast incontrerà il pubblico venerdì 2 febbraio alle ore 18 alla Sala Bartoli, le repliche si susseguiranno fino a domenica 4 febbraio”.

Arturo Cirillo fa ritorno al Politeama Rossetti con una sorprendente edizione del grande e amatissimo classico “Cyrano de Bergerac”: sarà un Cyrano ancor più poetico e visionario e grazie alla creatività di questo regista e protagonista (Cirillo sarà infatti anche nel ruolo del titolo) lo apprezzeremo in una dimensione contemporanea di teatro-canzone.

Lo spettacolo è ospite del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia da giovedì 1 a domenica 4 febbraio, per la stagione della Prosa.

Musica e parole daranno voce alla commovente storia d’amore dell’uomo che, a causa di un naso che “di un quarto d’ora ovunque lo precede”, si considera indegno di essere amato. È perdutamente innamorato della cugina Rossana, ma vergognandosi del proprio aspetto, preferisce nascondere i sentimenti che prova facendo declamare i suoi meravigliosi versi d’amore a Cristiano, piacente giovane per il quale la cugina sospira.

Ben lontano dall’ambientazione originale seicentesca immaginata dal poeta e drammaturgo francese Edmond Rostand, che nello scrivere nel 1897 la sua celebre opera teatrale s’era ispirato a un personaggio realmente esistito all’epoca di Molière - Savinien Cyrano de Bergerac - l’atmosfera suggerita in questa versione dallo scenografo Dario Gessati è piuttosto quella retrò dei Gran Varietà degli anni Ottanta.

Ecco allora una scenografia molto colorata e piena di paillettes, clin d'œil al film felliniano “Ginger e Fred” (di cui presto avremo ospite la versione teatrale). Ma il personaggio che Arturo Cirillo porta in scena non è solo un esuberante cabarettista con cilindro e cappello ma anche un Cyrano commovente e raffinato che rende omaggio al Pinocchio di Comencini.

La musica gioca un ruolo fondamentale nel dare coesione narrativa a questa edizione moderna del grande classico, dove le rielaborazioni dei brani di Domenico Modugno per l’omonima commedia musicale, quelli di Fiorenzo Carpi per “Pinocchio” e le musiche appositamente composte da Federico Odling si intrecciano per sottolineare i variegati momenti della pièce.

«Andare con il ricordo ad un musical da me visto da ragazzino a Napoli, nell’ancora esistente Teatro Politeama, è stato il primo moto di questo nostro nuovo spettacolo» racconta Arturo Cirillo ripercorrendo le fasi creative di questo suo “Cyrano”. «Il musical in questione era il “Cyrano” tratto dalla celeberrima commedia di Rostand, a sua volta ispirata ad un personaggio storicamente vissuto, coetaneo del mio amato Molière. Riandare con la memoria a quella esperienza di giovane spettatore è per me risentire, forte come allora, l’attrazione per il teatro, la commozione per una storia d’amore impossibile e quindi fallimentare, ma non per questo meno presente, grazie proprio alla finzione della scena. Lo spettacolo che almeno trentacinque anni dopo porto in scena non è ovviamente la riproposizione di quel musical (con le musiche di Domenico Modugno) ma una continua contaminazione della vicenda di Cyrano di Bergerac, accentuandone più il lato poetico e visionario e meno quello di uomo di spada ed eroe della retorica, con delle rielaborazioni di quelle musiche, ma anche con elaborazioni di altre musiche, da Èdith Piaf a Fiorenzo Carpi. Un teatro canzone, o un modo per raccontare comunque la famosa e triste vicenda d’amore tra Cyrano, Rossana e Cristiano attraverso non solo le parole ma anche le note, che a volte fanno ancora di più smuovere i cuori, e riportarmi a quella vocazione teatrale, che è nata anche grazie al dramma musicale di un uomo che si considerava brutto e non degno d’essere amato. Un uomo, o un personaggio, in fondo salvato dal teatro, ora che il teatro ha più che mai bisogno di essere salvato».

Venerdì 2 febbraio alle ore 18 alla Sala Bartoli il Arturo Cirillo ed il cast incontreranno il pubblico: la conferenza sarà condotta da Paolo Quazzolo, storico del teatro e docente dell’Università degli Studi di Trieste. L’iniziativa è organizzata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia con il Circolo della Cultura e delle Arti di Trieste. L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.

“Cyrano de Bergerac” va in scena alla Sala Assicurazioni Generali dall’ 1 al 4 febbraio: le repliche sono tutte alle ore 20.30 tranne la domenica con inizio alle ore 16.I biglietti per lo spettacolo sono disponibili alla Biglietteria del Politeama Rossetti e nei circuiti consueti del Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia: www.ilrossetti.vivaticket.it

Informazioni sono disponibili sul sito www.ilrossetti.it e al tel 040.3593511.