Centenario scoutismo monfalconse, sabato 27 gennaio

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Centenario scoutismo monfalconse, sabato 27 gennaio

Piazza della Repubblica, loggiato del Municipio


Il più importante evento del Centenario dello scoutismo monfalconese, dedicato al rinnovo della promessa scout per tutti i gruppi attivi e per coloro che ne fecero parte in passato, si tiene sabato 27 gennaio, in piazza della Repubblica, con inizio alle 17.00. Il programma – nel ricordo di un secolo di vita e di attività di formazione dei gruppi Scout monfalconesi - prevede l’intervento del Sindaco di Monfalcone Anna Maria Cisint, dei responsabili dei gruppi Scout locali (Monfalcone 1, Monfalcone 3 e Staranzano 1), dei responsabili Agesci Diocesani e regionali. Dopo alcune brevi testimonianze anche dei primi scout, seguirà il Rinnovo della Promessa scout e la presentazione del Logo del Centenario (frutto di un concorso di idee fra i ragazzi delle associazioni cittadine) attraverso la proiezione dell’immagine su telo cinematografico, posizionato davanti al palazzo municipale. Alle 18.00 i partecipanti – attese oltre 300 persone – parteciperanno alla Santa Messa nel Duomo di Sant’Ambrogio con la presenza dell’Arcivescovo. (In caso di pioggia tutto l’evento si terrà in Duomo).

Oltre alla ricorrenza del Centenario dello scoutismo monfalconese, nel 1974 si ricorda anche il cinquantenario della nascita di AGESCI dalla fusione delle due associazioni scout maschile, ASCI, e femminile, AGI, e il del gruppo Monfalcone.

Cent’anni di storia

A Monfalcone i padri fondatori della nuova realtà associativa furono Piero Visintini, Giovanni Bullesi, Matteo Radossi e Giovanni Marassi, che come capi portarono gli ideali scout nel quartiere di Panzano trovando un buon terreno nei giovani che ruotavano attorno alla Marcelliana, chiesa affidata allora ai Padri Spagnoli e successivamente al ’cappellano’ don Ferdinando Tonzar.

La cerimonia per le prime promesse scout a Monfalcone si tenne quindi alla Marcelliana il 27 gennaio 1924: Gruppo Monfalcone I, riparto San Michele.

In quell’occasione venne usato un crocifisso donato all’ASCI di Monfalcone 1 dall’Apostolato della Preghiera. Che oggi ritroveremo sull’altare in Duomo durante la Santa Messa officiata dall’Arcivescovo

Dopo il periodo di chiusura dei gruppi scout sotto il fascismo (dal febbraio del 1927), il crocifisso fu riconsegnato al Reparto ASCI Monfalcone 2 "Egidio Bullesi" in occasione della sua riapertura, nel 1945.

I gruppi scout monfalconesi hanno rinnovato le promesse anche nel 1973, in occasione del 50° anno di nascita del primo gruppo scout.

Lo scoutismo – alcuni numeri

In Italia ci sono oltre 180 mila tra capi e ragazzi SCOUT suddivisi in circa 2000 Gruppi e 160 Zone.

In Friuli Venezia Giulia sono presenti 50 gruppi suddivisi in 5 zone, per un totale di 4280 soci (3427 ragazzi e 853 capi). I gruppi scout monfalconesi fanno parte della zona Gorizia e contano circa 250 ragazzi e ragazze, suddivisi tra i 3 gruppi scout. La loro età va dagli 8 ai 21 anni.  In media i ragazzi rappresentano il 40% ragazzi e le ragazze il 60%.

Fondatore dello scoutismo fu Robert Baden-Powell (Londra 1857) che, dopo una lunga carriera nell'esercito inglese come ufficiale coloniale, all'età di 50 anni si lanciò nell'organizzazione delloscoutismo. Nel 1907 organizzò il primo campo scout fissando così la data di nascita dell’associazionismo.

Il metodo dell’imparare facendo, il promuovere dei principi etici precisi, l’amore per la vita in una natura rispettata, lo spirito di servizio verso il prossimo, sono tutti elementi che hanno contribuito al rapido diffondersi, prima in Gran Bretagna e poi anche in Europa e nel mondo, dell’associazionismo scout.

Lo scopo del metodo scout è quello di favorire lo sviluppo del carattere dei ragazzi, rendendoli capaci di acquisire progressivamente indipendenza e autonomia, oltre che senso di responsabilità, capacità di cooperare e lealtà. Di aiutarli a diventare cittadini responsabili e membri della propria comunità locale, nazionale ed internazionale. Esso non si propone di sostituirsi alla famiglia, alla scuola, alle istituzioni religiose o sociali, ma è concepito come un completamento alle caratteristiche educative di tali istituzioni

Alcuni elementi importanti del mondo scout

La natura e la vita all’aria aperta significano avventura, scoperta, esplorazione, osservazione, che sono alcuni degli ingredienti dello scoutismo.

Nelle loro attività i ragazzi hanno l’occasione di dare prova di sé di fronte agli imprevisti e alle incognite. L’avventura è un mezzo educativo, perché aiuta a sviluppare competenza, forza, ma anche perseveranza e tenacia.

Le declinazioni della parola avventura sono espresse in chiave positiva: non indicano comportamenti da evitare, ma evidenziano aspetti sui quali migliorare.

Anche il gioco è un aspetto essenziale del metodo scout. Il gioco è il primo grande educatore, perché attraverso di esso i bambini e ragazzi imparano, conoscono e crescono. In molte attività viene utilizzato come strumento per trasmettere un contenuto educativo: ogni ragazzo ha l’occasione di “sperimentarsi” mettendo in campo le proprie abilità e capacità, e di imparare a vivere una dimensione sociale nella quale ciascuno ha un ruolo, un compito da portare a termine e delle regole da rispettare.

Il fazzolettone è una parte fondamentale dell'uniforme scout. E’ il simbolo di appartenenza a un gruppo di cui riporta i colori, spesso scelti con un preciso significato simbolico, e viene consegnato durante la cerimonia delle Promesse con la quale si entra ufficialmente a far parte di un gruppo.


In foto, Monfalcone al 25° Jamboree mondiale e foto storica.